Il capitale sociale è un concetto
analizzato nelle scienze sociali solo dagli anni 80, diventando fondamentale
negli studi che analizzano le dinamiche di sviluppo della società. Con il
termine "capitale sociale" s’intende generalmente quel bagaglio
relazionale e valoriale che un soggetto costruisce nel corso della propria
esistenza in una determinata società. L'individuo, infatti, già nei primi anni
della vita assorbe su di sé una serie di norme e di valori che gli derivano
dall'essere parte di un nucleo famigliare e di una società.
La
prima studiosa a parlare di capitale sociale è stata L. J. Hanifan nel 1920
all'interno del suo studio sulle performance degli studenti: "Nell'uso
dell'espressione capitale sociale non mi riferisco all'accezione comune del
termine capitale, se non in senso figurato. Non mi riferisco ai beni immobili,
o alla proprietà privata o al mero denaro, ma piuttosto a ciò che fa si che
queste entità tangibili contino nella vita quotidiana per la maggior parte
delle persone, cioè la buona volontà, l'amicizia, la comprensione reciproca e i
rapporti sociali fra un gruppo di individui e le famiglie che costituiscono una
unità sociale, la comunità rurale, il cui centro logico è la scuola.”
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