giovedì 28 novembre 2013

Scrittura di codice HTML


Nel post precedente vi avevo chiesto di fare l’esercizio di scrivere un link in un commento. Avevo fatto anche un po’ il gradasso dicendo che non c’è nemmeno la rete di salvataggio perché una volta pubblicato non lo potete modificare! Meglio così, bisogna stare proprio attenti… :-)
Affermazione non sbagliata – senza rete di salvataggio si è effettivamente costretti a una maggiore attenzione. Tuttavia manca la possibilità di fare un po’ di esercizio nell’intimità della propria stanza, per così dire. È vero. Cogliamo allora l’occasione per fare una cosa che ci serve ma anche per accorgerci come in alcune parti del nostro computer – ignorate o ritenute di interesse marginale – si nascondano invece delle potenzialità interessanti.
Faccio il discorso per Windows, secondo la legge della maggioranza. Per gli utenti di Mac OSX o Linux non dovrebbe essere difficile estrapolare. Comunque, se ci sono problemi chiedete lumi commentando. Eventualmente facciamo un video, ma aspettiamo la necessità.
L’idea, banale, è questa: fate prima questo esercizio – e i prossimi analoghi – in una pagina locale. Esempio: avete provato a scrivere il link al post precedente e non funziona. Bene, create una pagina HTML sul vostro computer e scrivetelo lì, giocandoci letteralmente, aggiungendo e togliendo per capire cos’è che non va.
Per fare questo usate l’editore di testo di Windows, il Blocco note (Notepad). Non usate Word e nemmeno Write di LibreOffice. Non è sadismo. È che i word processor possono prendere iniziative sgradite quando si scrive codice.
Il Blocco note si apre con Avvio -> Accessori -> Blocco note. Nella pagina bianca che si è aperta scrivete il vostro testo in HTML, tipo
<a href="http://www.webmultimediale.org/almansi/">blog di Claude</a>
Poi salvate in un file che piazzate da qualche parte nel vostro disco rigido. Una buona idea potrebbe essere quella di creare una cartella per raccogliere questi esercizi. Attenzione però: il Blocco note vi proporrà un nome che finisce con .txt: NO! Se scrivete per esempio solo il nome del file – come siamo abituati a fare – tipo pippo, poi vi ritroverete con un file pippo.txt. non va bene, perché l’estensione del nome del file (quella dopo il punto: .txt) determina vari comportamenti del sistema operativo. Scrivete invece per esteso pippo.html.
Ora, aprite la cartella che contiene il vostro file e fate doppio-click sul suo nome: si aprirà il browser che vi mostrerà la pagina che avete creato. Ci dovrebbe essere il vostro link. Non rimane che provarlo. Se c’è qualcosa che non va saltate alla finestra del Blocco note, che sarà rimasta aperta sul file, dove potete leggere il codice, rifletterci, modificarlo, tornare sulla finestra del browser, ricaricare la pagina (per esempio con la combinazione di tasti Ctrl-r) e vedere il risultato.
Ecco, questa sequenza di operazioni è esattamente quella che eseguono gli sviluppatori di software, reiterate volte, per provare e correggere qualsiasi tipo di codice, saltabeccando fra la finestra dove si manipola il codice e quella dove si vede l’effetto. E non pensiate che usare Notepad sia roba da poco. Ho conosciuto coders geniali scrivere cose mostruose con il solo Blocco note. È il pensiero che conta, molto più dello strumento – spero che qualcuno si senta a casa :-)

Andreas says:
Facciamo un po’ d’ordine.
In generale, in qualsiasi situazione in cui uno scrive codice – scrittura di software vero e proprio di ogni tipo, C, Java, Javascript, PHP, scrittura di pagine HTML, scrittura con word processore sofisticati come LaTeX, per le formule matematiche; insomma in tutti i casi – ha sempre
due oggetti sotto il naso:
  1. un editore di testo dove si legge il codice in chiaro, con tutti i comandi esplicitamente visibili
  2. una finestra dove si sperimenta l’effetto e dove non si devono vedere i codici, ma l’effetto che si vuole ottenere
Nel caso della scrittura di codice HTML:
  1. nel Blocco note si manipolano i codici esplicitamente
  2. nel browser si osserva come viene la corrispondente pagina web
Lavorando non c’è bisogno di tirare in ballo un file txt.
Allora, se tu fai doppio click su pippo.html parte il browser che ti mostra quella pagina HTML, e così deve essere.
Se tu vuoi aprie pippo.html per lavorare sul codice, non puoi fare doppio click evidentemente, sennò parte il browser, appunto. Devi aprire il Blocco note, poi con il menu File->Apri ti vai a cercare il file pippo.html e allora ti apparirà con il codice.
Ma quando hai fatto, non c’è bisogno che tu chiuda il Blocco note, perché se devi ricorreggere ti tocca riaprilo. Lascialo pure aperto e salta fra il Blocco note e il browser avanti e indietro, per esempio con la combinazione di tasti Alt-Tab.
Vediamo se ho capito:
1 – scrivi il codice nel Blocco note.
2 – Salvo con estensione .html
3 – apro il file con il browser per vedere come appare la pagina.
4 – Se continuo a lavorare “saltello” tra il Blocco note (codice in chiaro) e il browser (visibile l’effetto del codice).
5 – Se chiudo il lavoro posso riaprire successivamente il file.hmtl da Blocco note funzione “apri” e trovo il codice in chiaro ( si dice così?)
Sì, fare il doppio salvataggio .html e .txt appare inutile.
Grazie!!!

Perfetto :-)

giovedì 7 novembre 2013