martedì 4 giugno 2013

Il dovere di farsi capire

Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite:
 proprio per questo, diceva un filosofo,
 gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie.
 Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori.
 È un maleducato, se parla in privato e da privato.
 È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante,
 un dipendente pubblico, un eletto dal popolo.
 Chi è al servizio di un pubblico
 ha il dovere costituzionale di farsi capire. 
 

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